Il titolo di quest'opera I sentieri interrotti dell'Europa sintetizza quasi simbolicamente i principi ai quali Mario Bergamo si ispirò e da cui discendono
il pensiero e la sua opera, ai quali dedicò la sua vita, proponendo sempre e coerentemente un modello di società ispirata a valori autenticamente democratici.
Principi e valori ai quali tenne sempre fede e che lo costrinsero a lasciare il nostro Paese e rifugiarsi, a seguito dell'avvento del regime fascista e delle persecuzioni subite, in Francia.
Francia, che divenne la sua seconda patria, nella quale continuò la sua azione, non abdicando peraltro mai al suo ruolo di segretario generale del forzatamente disciolto partito repubblicano, con un'instancabile attività caratterizzata da un'indomita opposizione a un regime, all'inizio sottovalutato
da molti come tale, che portò lutti e sventure, che ancora oggi dispiegano i loro effetti.
Da questa pubblicazione, nella quale sono trattati vari aspetti di quello che può certamente essere definito il magistero di Mario Bergamo, appare
evidente la capacità dello stesso di vedere ben oltrele contingenze politiche, sociali ed economiche del momento.