Questo progetto fotografico fa seguito al precedente “Spazi sensibili” portato a termine nel 2013 con testi di Mimmo Coletti ed edito, come questo, da Futura. Fu un progetto espositivo ed editoriale a quattro mani, da una parte il fotografo che racconta la sua storia con l'intento di sottolineare quegli Spazi ove l'arte prende forma e forza da chi l'osserva, da chi la critica, da chi la restaura da chi, pur passandoci davanti, la ignora. E dall'altra lo scrittore che traccia un romanzo appassionante ed erudito sui luoghi come contenitori d'arte, da me rappresentati con lo stile dello street photographer. Ora, con questo progetto, il mio occhio, sempre con lo stesso stile con contaminazioni tra il ritrattista e il paesaggista, si sposta su tutti coloro che possono godere da casa o da un “particolare” luogo di lavoro o di studio viste esclusive su monumenti, chiese o “quadri” importanti della città di Perugia, teatro naturale di una cultura onnipresente. E proprio su questo teatro ancora dunque il romanzo di Mimmo Coletti che racconta i luoghi e accompagna il lettore in questo particolare ed intimo viaggio nella storia. C'è partecipazione tra il quotidiano e l'arte ancora una volta, una partecipazione sicuramente continua, durevole, importante. La persona al centro in una relazione diretta con le bellezze della sua città. Un connubio imperdibile quello tra “uomo ed arte”.