Lo ammetto, mi sono perso. Non ho riconosciuto casa mia. Non ho riconosciuto il cammino di quel tragitto, che in un lungo passato (ora abito altrove) ho fatto parecchie migliaia di volte, e faccio ancora, che conduce alla mia minuscola casa-studio nel centro storico. Era rimasta quell'ultima foto, tra
quelle dalla toponomàstica non chiara, al primo sguardo almeno. Tutte le altre (ancora prive di didascalie) ero riuscito a decifrarle in pochi secondi, quanto basta per ricondurle alla mappa mentale dei luoghi. Ma questa? Perché resisteva? Qual'era il luogo che vi era rappresentato e nascosto, almeno a
me? Ha resistito un po', la misteriosa immagine, come un piccolo enigma. Poi, di colpo, si è illuminata e chiarita. Lo confesso, ho avuto una sensazione di piccola vertigine, come all'uscita da un labirinto. Ho riso anche, dentro di me. Ho capito finalmente appieno quello che gli intellò francesi intendevano, quando negli anni Settanta parlavano con qualche pomposità di depaysement - lo spaesamento, lo “spiazzamento” come categoria filosofica. Vuol dire semplicemente che non si riconosce più ciò che stà lì ovvio e consunto, sfondo
immobile della propria vita, e che ci si ritrova in un istante in territorî sconosciuti, che potrebbero dilatarsi, per parlare come i citati intellò, in un
continent èntiere à découvrir, un nuovo continente da scoprire, solo avendone voglia e coraggio.
A Franco Prevignano, non nuovo a queste esplorazioni, non fanno difetto entrambe le doti, e le dispiega tutte in questa sua ultima fatica, che poi
fatica non è, vista la passione che traspare da questo libro fotografico su Perugia, dal quale deriva la foto-enigma del mio descritto grattacapo. Libro
fotografico? Sul capoluogo umbro? L'ennesimo?
Non il primo e neanche l'ultimo, magari fra tagli artistici per mascherare la noia del deja vu e lo sguardo ammiccante alla promozione turistica?
Parla di altro questo (Grand)àngoli e visioni/ Perugia come non l'avete mai vista. E c'è da credergli. Se un tizio qualsiasi come il sottoscritto viene còlto in contropiede dalla foto della strada di casa, la responsabilità è sua, senz'altro, ma anche della foto.